Uno dei nostri soci, Danilo Petrucci, è salito sul podio della quarta tappa della Dakar: Al Quaisumaha / Riyadh, di 707 chilometri !
Come è noto la sfida nel deserto, nella più grande competizione al mondo, era iniziata malissimo per Danilo: una frattura in allenamento, sulle dune, senza nemmeno cadere, due settimane prima del via.
Era proseguita peggio con una positività al Covid il giorno prima della partenza, cosa che lo avrebbe squalificato prima di partire. Problema risoltosi, però, al successivo tampone, tanto che Danilo, con l’astragalo fratturato, ha preso il via.
Peggio ancora alla seconda tappa, quando era nei primi cinque, ed ha avuto un problema tecnico a metà prova speciale. Recuperato con l’elicottero è tornato al campo base e, grazie ad una nuova regola, ha potuto prendere il via nella tappa successiva, quella, appunto, in cui contro ogni pronostico e contro le sfortune si è piazzato terzo !!!!
I successi di tappa sono l’unica ambizione che può nutrire, perchè il ritiro gli ha fruttato una penalizzazione che lo estromette dai primi posti della graduatoria finale.
Però è giunto a meno di 6 minuti (pochissimo, su 700 chilometri) da campionissimi come lo spagnolo Barreda ed il cileno Quintanilla, ed è stato davanti, lui pilota MotoGp alla prima Dakar della vita, a campioni della specialità come Goncalves, Santolino, Benavides.
Danilo è andato veramente veramente forte !
AGGIORNAMENTO
Dai controlli post gara è emerso che Danilo ha superato, seppure di poco, il limite dei 30 chilometri orari all’attraversamento di un villaggio. E’ stato così penalizzato e retrocesso al 15. posto. Gli rimane il primo posto (di tappa) nella classifica dei debuttanti e comunque la soddisfazione di aver dimostrato di poter stare a livello degli specialisti del deserto.